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by Silvia Urso
Aggiornato: 3 anni fa 419
Gaminginsider-News-Carta Giocatore Danimarca

Tempo di rivoluzioni per la Danimarca del gaming: il governo ha introdotto, a tutela dei consumatori e contro l’evasione fiscale, la celebre carta del giocatore, un tabù in molte altre realtà, Italia compresa. Questa carta andrà in vigore dal 2022, intesa come “carta da gioco” obbligatoria, per proteggere i giovani e quanti soffrono di dipendenza da gaming. Ad annunciarla lo stesso Ministero delle Imposte della Danimarca, che ne ha anche illustrato tutti i dettagli.

In vigore dal 1 gennaio 2022, questa carta è rivolta a tutti i giocatori ma soprattutto a quanti, anche minori di venticinque anni, hanno avuto dipendenze da gioco, con conseguenze spesso gravi ed irreversibili.

Una nuova epoca si aprirà dunque in Danimarca, dove oggi si può giocare in settori come quello delle scommesse in modo assolutamente anonimo, a meno che l’importo non superi le 15.000 corone (2.000 euro). L’esercente ha l’onere di verificare l’età del giocatore e spesso capita che siano i minorenni ad essere coinvolti nel gioco, molte volte illegale. L’anonimato garantisce anche a chi è iscritto al Rofus, il registro dei giocatori volontariamente esclusi, di giocare.

Tra i motivi che hanno spinto il governo danese ad accelerare c’è anche il rischio riciclaggio: il crimine organizzato può spingere sul discorso anonimato per giocare ovunque, in ogni luogo, il massimo spendibile di 15.000 corone giornaliere. Con un tale schema è quasi impossibile rintracciare i sospettati e si apre la questione dell’evasione fiscale. L’economia alle spalle del gioco è potenzialmente enorme. Ma ovviamente la carta va anche contro le giocate anonime, dal momento che i giocatori dovranno identificarsi ogni volta. Una sfida da vincere, per il governo danese.

Ma come funziona la carta del giocatore?

Il giocatore si registra presso un fornitore di gioco, con un proprio ID da verificare. Dopo tutto il processo, si riceve la carta da utilizzare per acquistare le scommesse. Un secondo passaggio riguarda la verifica del registro Rofus. Prima che il giocatore acquisti una scommessa reale, dai dati Rofus si provvederà alla convalida dei dati. Solo chi è “puro” potrà giocare. Sulla stessa carta si imposta un importo limite per la spesa, settimanale o mensile. Solo se il giocatore non raggiungere il limite, il gioco potrà essere ancora acquistato. Infine, i dati di gioco, raccolti, verranno analizzati coi fornitori di giochi chiamati a gestire i dati, compresi quelli legati alla cronologia di ogni giocatore. Azioni previste anche per il match fixing, dato che la carta rende difficile per i criminali il riciclaggio o il trucco di una partita di calcio o di altri sport.

Con la carta del giocatore si azzerano i rischi: i criminali non possono nascondersi dietro l’anonimato, per nessun tipo di importo e diventa dunque difficile acquistare le ricevute di vincita di altri giocatori e utilizzarle come documentazione, ma si dà al tempo stesso il vantaggio che ogni giocatore avrà le sue vincite in conto automaticamente.

In Danimarca si guarda al futuro, in paesi come l’Italia la realtà è differente. I benefici di una carta così organizzata sono indubbi, ma al momento si resta alla sperimentazione della tessera sanitaria nelle VLT per verificare l’età dei giocatori . Un metodo fallace, che ha ridotto del 30% i consumi nei primi mesi successivi all’introduzione del metodo. Ma le ultime soluzioni sperimentate, cashback, lotteria degli scontrini e le avanzate tecnologie adottate dai casinò online sicuri aams, fanno sperare in soluzioni più all’avanguardia per il prossimo futuro.

La proposta della Danimarca potrebbe estendersi nei prossimi mesi anche agli altri paesi della comunità europea e rappresentare un ulteriore strumento per la prevenzione del gioco patologico.

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