avatar
by Lamberto Rinaldi
Aggiornato: 3 anni fa 3557
Gaminginsider-News-Dossier Repubblica

Repubblica.it ha pubblicato un dossier dettagliato intitolatoItalia, un Paese al lavoro”. Lo speciale esamina diversi settori dell’economia italiana alle prese con la ripartenza dopo il lockdown dovuto all’emergenza Covid-19. Inoltre, si spazia su diversi settori imprenditoriali. Turismo, auto, sport, agroalimentare, tessile, trasporto aereo, alimentari, grande distribuzione e gioco legale.

Stando a quanto emerge, la pandemia ha sconvolto il sistema produttivo, ma nei prossimi mesi arriveranno poderose iniezioni di denaro dall’Europa e bisognerà decidere come usarle e come giocare la carta di quella che sembra un’opportunità irripetibile. La ripartenza, però, è ormai iniziata: lo dicono le previsioni sul Pil e sull’ export e qualche timido segnale dal mondo del lavoro. C’è una partita da giocare, storiche carenze da recuperare (dal digitale alle infrastrutture) e riforme ormai non più rinviabili (a partire da quella del fisco).

Dopo il crollo verticale di marzo e aprile, a maggio è arrivato l’inevitabile rimbalzo: la produzione industriale, ha fatto notare l’Istat, ha iniziato a dare netti segnali di risveglio. A luglio si è aggiunta la ripresa delle esportazioni, della manifattura e l’aumento delle ore lavorate. Poche cose rispetto al crollo senza precedenti registrato dal Pil nella fase centrale del lockdown (-12,8% nel secondo trimestre 2020 rispetto al primo), ma quanto basta per spingere il ministro dell’Economia a certificare la ripartenza. Inoltre, a confortare gli “ottimisti” c’è stato l’aumento delle entrate fiscali di agosto (+9% rispetto all’anno prima), e il fatto che l’industria italiana – pur con le differenze settoriali – ha dimostrato una sorprendente capacità di adattamento. Più lenta e difficile la risalita nei consumi: rispetto al 2019, specifica Confcommercio, restano inchiodati al -8,7%, ma a fronte di una drammatica situazione dei servizi (-23,3%) c’è il ritorno alla quasi normalità nella vendita de beni (0,5%).

La vera partita per definire la ripresa si gioca però sul Recovery Fund, ovvero sul pacchetto di aiuti per stimolare l’economia varato dal Consiglio europeo: 750 miliardi in tutto di cui 209 destinati all’Italia. Fondi accessibili se destinati “aumentare il potenziale economico, creare occupazione e rafforzare la resilienza” puntando sul verde, sul digitale e sulla realizzazione delle riforme che la Ue ha raccomandato ai singoli Paesi, come ha precisato Bruxelles nelle sue linee guida.

Per quanto riguarda, invece, il gioco legale, l’approfondimento firmato dal direttore di Agimeg Fabio Felici, esamina la ripartenza dei singoli comparti. Le imprese hanno comunque cercato di ripartire nel segno del contenimento dei danni, mentre per il rilancio ci sarà tempo.

Per quanto riguarda il settore di Ricevitorie/Tabaccherie, queste stanno di nuovo cementando l’interesse degli avventori. Per le ricevitorie/tabaccherie senza bar, un sostegno sta arrivando dal segmento dei servizi, come le ricariche telefoniche. Insomma la ripresa è lentamente cominciata.

Su sale slot, video lotterie e sale bingo, una via d’uscita si potrà trovare solo con la revisione delle misure di contenimento del virus. Il rischio di vedere sparire intere aziende è più elevato che in tutti gli altri segmenti del gioco pubblico e per questa ragione in qualche caso si sta già cercando con fatica una riconversione delle stesse imprese.

Per le scommesse, con la partenza poi dei principali campionati europei e mondiali di calcio ed importanti eventi di ciclismo, basket e tennis, queste stanno dando importanti segni di vitalità e per il settore il ritorno alla situazione pre-Covid appare più vicino.

Il gioco online, unico segmento del gioco pubblico andato controcorrente, sta facendo numeri positivi e collezionando incassi importanti.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *