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by Orazio Rotunno
Aggiornato: 4 anni fa 5486
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Con la nascita del Conte Bis, cambiano anche gli equilibri al MEF. Maria Cecilia Guerra, Alessio Villarosa e Pier Paolo Baretta sono ufficialmente i tre sottosegretari che a breve dovranno dividersi le deleghe ed ereditare i fascicoli aperti al Ministero. Almeno per Villarosa e Baretta si può parlare, inoltre, di due volti ben noti.

Il primo è Alessio Villarosa, deputato del MoVimento 5 Stelle, già delegato nel Conte1, con forse poco tempo a disposizione per ambientarsi: accolto con simpatia da più parti, Villarosa si è semplicemente limitato a dichiarazioni programmatiche, in cui si è detto favorevole ad una riduzione dell’offerta di gioco e consapevole che un taglio eccessivo finirebbe per aprire le porte definitivamente all’illegale e al crimine organizzato. Villarosa ha incontrato gli operatori, tra questi le imprese di casinò online con licenza AAMS, e le associazioni di settore più volte e ripetutamente gli è stato ribadita la necessità di un riordino del settore con regole chiare per la sopravvivenza delle imprese. Ricordiamo come il vecchio esecutivo aveva annunciato, nella scorsa Primavera, che era già a lavoro per la questione riordino, mentre ad agosto ha commissionato una circolare per inasprire il divieto di pubblicità sul gioco, a rifocillare il Decreto Dignità. Nessuna delle circolari ha visto poi una attuazione.

Baretta, invece, da anni naviga nel settore, dal momento che già sotto i governi Renzi e Gentiloni ha ricevuto delega ai giochi. Parliamo di colui che, per lungo tempo è stato impegnato in un braccio di ferro con regioni ed enti locali per risolvere il problema dei distanziometri e delle fasce orarie. Le norme locali anti-gioco, infatti, per anni hanno tenuto bloccato il settore tanto è che non è possibile ancora bandirle. Con Baretta abbiamo assistito al taglio delle newslot, rimosse fino al 35%, e nel settembre 2017 invece al raggiungimento di un’intesa con le Regioni che avrebbe dovuto portare al riordino. L’accordo però doveva essere recepito in un decreto ministeriale che, invece, non ha mai visto la luce, il tutto quindi è rimasto come è ancora oggi.

Infine Maria Cecilia Guerra, già Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro sotto il governo Monti, poi viceministro al Lavoro con Letta, solo sporadicamente si è occupata di gioco, soprattutto come Senatrice della passata Legislatura. Per esempio ha preso parte al dibattito sui negoziati con le Regioni condotti da Baretta, e è stata relatrice di alcuni disegni di legge contenenti norme sul settore.

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