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by Silvia Urso
Aggiornato: 1 anno fa 1949
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L’anno 2023 segna il 249esimo anno di vita del corpo della Guardia di Finanza, occasione celebrata con manifestazioni in tutta Italia. Con tanto di presentazione dei risultati che la Guardia di Finanza ha conseguito nel corso del primo pentamestre del 2023. I dati sono chiari: oltre 1,5 milioni di interventi ispettivi e 99.000 indagini di contrasto per gli illeciti economico-finanziari, ivi comprese le infiltrazioni della criminalità nell’economia.

Un’ennesima dimostrazione di come l’impegno della Finanza sia a tutto campo per tutelare famiglie e imprese. Da qui il rinnovo di una promessa: continuare a garantire correttamente i punti previsti dal PNRR.

Intanto le attività di contrasto al contrabbando hanno portato al sequestro di oltre 596 tonnellate di tabacchi di lavorazione estera, con annessa denuncia di 895 soggetti: 170 di questi sono finiti in galera. Hanno continuato a tenere banco le attività di controllo e contrasto al gioco illegale, con la scoperta di 389 punti clandestini di raccolta scommesse e la segnalazione di 9302 soggetti, 465 denunciati all’Autorità Giudiziaria. 1572 sono stati gli interventi in materia di riciclaggio e autoriciclaggio. Oltre 240.000 invece le segnalazioni di operazioni sospette, 750 attinenti al finanziamento di terrorismo.

Dopo la pausa dovuta al lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi, intanto, la Camera dei Deputati ha ripreso i lavori per la legge delega al Governo in materia di riforma fiscale: è noto che al suo interno è previsto l’agognato riordino del settore gioco. Uno degli emendamenti allegati al testo, passato in commissione Finanze, ha ottenuto le prime votazioni. Il numero dell’emendamento è 13.22 e prevede che la proposta di piani di intervento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in tema di gioco sia concertata con il comando generale della già citata Guardia di Finanza. Il testo è chiaro e sancisce l’accordo di collaborazione tra ADM e Guardia di Finanza. Nella relazione illustrativa si fa invece riferimento ai piani annuali di controlli volti al contrasto della pratica del gioco illegale, sempre di concerto con le fiamme gialle.

Che entrano, a pieno titolo, nei controlli centrali per vigilare specificamente sul settore gioco in sinergia con tutte le parti chiamate in causa, in un’azione che deve essere preventiva e repressiva. Un quadro che è molto chiaro: alle fiamme gialle affidato il ruolo incisivo di contrasto e contestualmente il valore aggiunto per prevenire situazioni di pericolosità economico-finanziaria, individuati sulla base del patrimonio informativo presente nelle banche dati fiscali, valutarie e di polizia. Un passo decisivo che segna una svolta determinante sulla lunga via della riforma del gioco pubblico italiano.

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