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by Silvia Urso
Aggiornato: 2 anni fa 360
Gaminginsider-News-Mario Draghi

L’Associazione As.tro ha chiesto al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al Ministro della Salute Speranza, al Ministro dell'Economia Franco, al direttore generale Adm Minenna e ai capigruppo di Camera e Senato, di includere una rappresentanza degli operatori di gioco nell'Osservatorio sul gioco patologico del Ministero della Sanità. Questo con la finalità di garantire maggiore trasparenza sulle decisioni dell'organismo.

Una richiesta formale, fatta pervenire direttamente da una lettera, che richiama in maniera specifica la nota di luglio del Ministero della Salute, indirizzata alle regioni e contenente le raccomandazioni e le restrizioni dedicate al settore del gioco pubblico nella fase post lockdown.

Ci siamo chiesti quali fossero gli elementi obiettivi tali da giustificare un simile intervento straordinario, considerando l'impatto delle misure raccomandate con la nota va valutato tenendo presente che le stesse andrebbero ad incidere sulla già faticosa ripartenza di attività” spiega Massimiliano Pucci, presidente di As.tro.

L'associazione, in precedenza, aveva chiesto accesso agli atti in maniera tale da capire quali indagini fossero alla base della comunicazione dell'Osservatorio, salvo poi non trovare all’interno della documentazione nessun documento attestante un’indagine istruttoria compiuta dall’Osservatorio i cui esiti potessero giustificare un intervento straordinario come quello che si è manifestato. “Siamo di fronte a un vero e proprio blitz perpetrato ai danni delle imprese del nostro settore – spiegano da As.tro – con delle scelte e delle decisioni calate dell’alto che offrono lo spunto per sollevare dei dubbi sul funzionamento e sul ruolo dell’Osservatorio ma soprattutto sul grado di neutralità e di rigore scientifico che caratterizza il suo operato”.

Una questione legata al dibattito sul gioco legale e che coinvolge tutte le aziende leader del settore nella nostra penisola. Un segmento economico contro il quale sembra ergersi una barriera ideologica da una parte della politica e della società civile. Le decisioni varate dall'Osservatorio offrono quindi “una limpida testimonianza del cortocircuito”, senza tener conto delle esigenze imprenditoriali e di ordine pubblico, oltre ovviamente a quelle sanitarie. “Sarebbe opportuno che venisse mutata anche la natura stessa dell’Osservatorio – chiedono da As.tro - in modo tale da trasformarlo in un vero e proprio organo consultivo, la cui attività sia improntata alla ricerca, da svolgere con rigoroso e imparziale metodo scientifico, di strategie (in ambito medico, sociologico ed educativo) per governare un fenomeno patologico (qual è la dipendenza da gioco d’azzardo) la cui sconfitta non passerà certo per l’eliminazione delle imprese che svolgono l’offerta legale di gioco” .

Serve quindi una rappresentanza di operatori del settore del gioco, che possa garantire agli imprenditore una maggiore trasparenza nelle decisioni che li riguardano.

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