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by Lamberto Rinaldi
Aggiornato: 3 anni fa 16340
Gaminginsider-News-Fabio Schiavolin Snaitech

Le parole di Fabio Schiavoli, AD di Snaitech, sono un campanello d’allarme molto forte.

Sono parole dure quelle che Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snai, società attiva nel comparto del gioco legale con oltre 2.100 agenzie, ha voluto rilasciare alla stampa. La sua azienda, proprietaria tra le altre cose della Snai La Maura a Milano, dell’ippodromo Snai San Siro e di quello Snai Sesana a Montecatini terme, è rimasta chiusa, come tutta la filiera del gioco d’Italia, dall'8 marzo, facendo registrare una perdita dei ricavi superiore al 85%.

Un comparto e una società che non sono state semplicemente dimenticate, ma direttamente penalizzate, questo il pensiero di Schiavolin, che ha sottolineato come le uniche entrate che si siano continuate a registrare fossero quelle dell’attività online, che ha permesso quindi di ridurre le perdite e mantenere il bilancio in parità. Una situazione temporanea, una sorta di toppa economica che non potrà continuare ancora per molto tempo, visto che a rischiare sono anche i lavoratori, a 600 dei quali è stata anticipata la cassa integrazione. (Leggi anche il bilancio sui potenziali 80mila licenziamenti nel settore del gioco legale)

Ma i numeri della Snaitech sono altri: 920 dipendenti, 14 mila addetti alla rete, 10 miliardi il fatturato nel 2019 di cui 1,1 versati all'erario. Dati che sono lo specchio del settore del gioco legale italiano, che offre occupazione a 150 mila addetti e raccoglie qualcosa 110 miliardi di euro: di cui 11 miliardi sono il gettito annuo per lo Stato mentre il resto torna ai giocatori sotto forma di premio.

Le misure di prevenzione adottate da Snai

Schiavolin si è detto pronto a ripartire in sicurezza, dal momento che le associazioni di categoria hanno redatto protocolli condivisi anche dai sindacati, al cui interno sono previste delle misure importanti per prevenire il contagio: ingresso contingentato nel punto vendita, misurazione della temperatura e termoscanner, sanificazioni continue di interni ed elementi, distanziamento fisico, utilizzo di barriere e uso obbligatorio di dispositivi di protezione individuale sia per gli operatori che per i clienti.

Nonostante questo, però, non è ancora arrivato il via libera, né per il 3 giugno né per il 13, nonostante l’offerta sportiva stia per ripartire: tra 17 e 20 giugno ripartiranno Premier League e Serie A, i maggiori campionati calcistici di Inghilterra e Italia, mentre la Germania ha già fatto ripartire la Bundesliga.

Il rischio maggiore, oltre alla perdita di introiti per le aziende e di posti di lavoro, è che la voragine creata dal gioco legale sia colmata dalle piattaforme illegali. Uno scenario sottolineato anche dal Capo della Polizia, Franco Gabrielli, che sottolineava come la chiusura delle sale e l'interruzione delle scommesse sportive e dei giochi gestiti dai Monopoli di Stato avrebbe potuto aumentare il ricorso al gioco d'azzardo illegale.

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