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by Silvia Urso
Aggiornato: 1 anno fa 211
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In Gran Bretagna la situazione relativa alla pubblicità del gioco è alquanto delicata. Difatti, la revisione della legge sul gambling ha subito uno slittamento a causa della caduta del primo ministro britannico, Boris Johnson.

Queste ultime vicissitudini non hanno fatto altro che avvantaggiare i club della Premier League, i quali stanno approfittando di questa temporanea incertezza per strappare qualche accordo di collaborazione con le società di gioco d’azzardo. Un espediente che permette alle squadre di evitare, almeno per il momento, la totale perdita dei vantaggiosi contratti di sponsorizzazione che gli garantiscono fior di milioni. Tuttavia, questo comportamento potrebbe avere delle ripercussioni assai negative e fomentare nuovamente l’opinione pubblica contro la pubblicità del gioco ed eccesso di visibilità degli operatori, uno dei motivi per cui si era pensato di adottare delle limitazioni.

Il Caso Rooney, pubblicità occulta del gioco d’azzardo

Proprio in merito all’eccesso di sponsorship, qualche anno fa Wayne Rooney è stato accusato di pubblicità occulta del gioco d’azzardo. Il campione, nella sua permanenza al Derby County in veste di giocatore, aveva scelto come numero di maglia il 32, numero che compone il nome del bookmaker che sponsorizza la squadra. Si tratta del casinò online 32Red, operatore con cui il club aveva stretto un contratto di sponsorizzazione monstre. Nonostante le polemiche, la società di giochi e scommesse aveva affermato che il contratto era a norma di legge in quanto il brand 32Red era stato escluso dalle maglie replica per bambini, mentre il numero 32 era comunque presente insieme al nome del calciatore.

Tuttavia, Jim Orford, psicologo dell’Università di Birmingham, ha puntualizzato, al tempo, quanto questa mossa sia stata astuta:È ovvio che non essendoci scritto 32Red, ma solo 32, non ci sono riferimenti espliciti ma è chiaramente pensato per essere un collegamento a 32Red e le persone inizieranno ad associare il numero 32 al gioco d'azzardo e il gioco d'azzardo al brand 32Red”. La Commissione sul gioco d'azzardo si era poi pronunciata in un comunicato: "Gli accordi di sponsorizzazione devono essere intrapresi in modo socialmente responsabile e non dovrebbero essere suscettibili di essere particolarmente interessanti per i minori di 18 anni o associati alla cultura giovanile".

La revisione della legge sul gioco d’azzardo prevede il ban della pubblicità delle società di scommesse, in special modo quelle apposte sulle maglie dei giocatori della Premier e Football League. La messa in atto della revisione è stata al momento posticipata, in attesa della nomina del nuovo primo ministro. Nel frattempo, però, molti club delle maggiori leghe calcistiche britanniche hanno sfruttato questo rinvio a loro vantaggio e hanno comunque apposto i loghi degli sponsor di gioco d’azzardo sulle loro divise o firmato nuovi accordi di sponsorizzazione.

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