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by Silvia Urso
Aggiornato: 1 anno fa 212
Gaminginsider-News-Biliardini gioco azzardo

Diverse testate giornalistiche stanno sfoggiando titoli shock e notizie sensazionalistiche, anche sulla scorta di alcune dichiarazioni effettuate da esponenti politici, che si dichiarano indignati dall’applicazione di una normativa che coinvolge i tanto amati biliardini, ma anche i flipper.

La richiesta di ADM è quella della presentazione di un’autocertificazione per coloro che intendono, presso i propri esercizi e locali pubblici, mettere in esercizio biliardini, flipper tavoli da ping pong. La norma, peraltro, coinvolge solo chi dispone di vecchi tavoli da calciobalilla, poiché quelli nuovi - sia noleggiati sia acquistati - vengono messi in commercio già con il nulla osta di distribuzione, pertanto in capo all’esercente rimane solo la comunicazione telematica al nulla osta d’esercizio, qualora non vi abbia già provveduto il noleggiatore.

In merito, però, non tutte le informazioni che stanno circolando in rete e tramite i mass media sono precise, complice anche una scarsa conoscenza della complessa disciplina che regolamenta il mondo dei giochi, ma anche di quello che pare un carente approfondimento da parte di alcuni parlamentari, lanciatisi in invettive senza una effettiva consapevolezza circa la normativa e i giochi legali in Italia.

Per estremizzare il concetto, e il proprio disappunto, taluni hanno sostenuto che ADM intenda paragonare, in termini di tassazione e autorizzazioni, i biliardini ai videopoker, apparecchi che tuttavia in Italia non sono legali e dunque poco pertinenti con la problematica in questione. Verosimilmente, il termine videopoker è stato impropriamente utilizzato in riferimento alle slot machine e alle VLT, le quali sono oggetto di una tassazione ben superiore agli omologhi giochi reperibili nei casinò online sicuri.

Il comparto politico si è immediatamente lanciato in un grido di accusa nei confronti di ADM, giudicata colpevole di voler assoggettare a tassazione e controllo da parte propria di tutte le tipologie di gioco, finanche quelle più classiche e storiche come quella del calciobalilla, praticato da famiglie e gruppo di amici senza alcuna connessione al gioco d’azzardo.

Non solo i rappresentanti politici si sono indignati, ma anche quelli di settore, come il Sindacato Italiano Balneari, un cui esponente intervistato da Open aveva espresso dure parole nei confronti del provvedimento, sostenendo che si sarebbe dovuta attendere l’autorizzazione, pena una sanzione di 4.000 euro. A seguito della risposta di ADM e dell’inserimento di una norma nel maxiemendamento al Pnrr approvato in Senato, il presidente del Sib Antonio Capacchione ha commentato con un “Quindi bene, anche se insufficiente, la norma «salva biliardini»”.

In risposta, il Direttore Generale di ADM, Marcello Minenna, ha tenuto a precisare che la normativa attuata è in vigore nel lontano 2000 e che ADM “si è semplicemente limitata a dare attuazione ad una norma di legge consentendo la regolarizzazione di oltre 85.000 apparecchi attraverso la semplice compilazione di una autodichiarazione da presentarsi a cura del proprietario. L’Agenzia, pertanto, ha sempre operato con l’intento di garantire il parco macchine esistente e il suo corretto esercizio".

Circa l'insinuazione di una nuova tassazione sui biliardini, ADM ha chiarito invece che "tali apparecchi sono assoggettati, da oltre venti anni, all’imposta sugli intrattenimenti. Nulla è cambiato con la nuova regolamentazione ed è quindi oggettiva l’inesattezza delle informazioni riportate sui media".

Inoltre, sempre Minenna precisa che l’agenziaha semplificato la disciplina del 2012 che era dormiente che è diventata operativa, trasformando un obbligo di legge in una autocertificazione”, invece circa le sanzioni ha puntualizzato che non sono ancora stati impartiti ordini, agli organi ispettivi, di emettere sanzioni, poiché si è ancora in un periodo transitorio. Sono stati, infatti, riaperti e prolungati i termini per la presentazione di tali autocertificazioni, per agevolare coloro che ancora non sono riusciti nell’intento.

In seguito alla bufera mediatica, ADM ha rilasciato una circolare con alcune linee guida, sotto forma di comode FAQ, nelle quali, sostanzialmente, riassume quanto segue.

  • Coloro che da tanti anni possiedono un biliardino, negli esercizi pubblici muniti di licenza di somministrazione e bevande prevista dall’art. 86 del T.U.L.P.S. (bar, stabilimenti balneari, ristoranti, etc.) dovranno presentare un’autodichiarazione tramite il sito istituzionale di ADM. La presentazione di tale documento permetterà, fin da subito, di mettere in esercizio il biliardino, poiché ottenuto il nulla osta. La procedura prevede la corresponsione di una quota di 10 euro, una tantum.
  • I termini, scaduti il 15 giugno ultimo scorso, sono stati prorogati, affinché tutti possano agevolmente assolvere alla comunicazione suddetta. La riapertura sarà il 27 giugno p.v. fino al 31 luglio 2022.
  • Coloro che intendono, invece, installare un nuovo biliardino dovranno solamente richiedere il nulla osta d’esercizio, poiché i nuovi biliardini sono venduti già provvisti del nulla osta di distribuzione.
  • Circa l’imposta, ADM precisa che il suo importo è invariato dal 2009, 8% di una base imponibile forfettaria, e che, in particolare, per i biliardini, il totale da corrispondere è di 40,80 euro.

La questione, in riferimento alla certificazione nominata nel penultimo dei punti che abbiamo riassunto - soprattutto in riferimento agli apparecchi già esistenti e dislocati nel territorio - pare essere stata risolta mediante l’inserimento di una norma all’interno del maxiemendamento al Pnrr (in attesa dell’avallo da parte della Camera). ADM potrà rimuovere l’obbligo di certificazione e verifica tecnica di conformità alle norme, per giochi come biliardini, ping pong, flipper per gli esercenti della categorie sopra citate: entro il 15 novembre di ogni anno dovrà, infatti, individuare gli apparecchi “meccanici ed elettromeccanici che non distribuiscono tagliandi” esenti dall’obbligo di verifica tecnica e dunque del conseguente nulla osta da parte di ADM stessa.

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