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by Silvia Urso
Aggiornato: 3 anni fa 1149
Gaminginsider-News-Agenzie scommesse italiane

Il gioco legale continua ad essere il nemico di tutti. Ora anche delle Banche. Al di là dell’emergenza Covid-19 e le difficoltà di molte imprese italiane nel portare avanti le proprie attività, gli Istituti bancari non sembrano affatto intenzionati a sospendere le procedure di recessione contratto di conto corrente con le imprese operanti nel settore del gioco legale.

L’ha presa a cuore Paolo Lozzi, numero uno dell’Associazione delle Agenzie Scommesse Italiane, deciso e determinato a portare avanti la sua battaglia contro quella che risulta essere una vera e propria crociata, perlopiù ideologica, contro le agenzie di scommesse.

La Banca di Credito Cooperativo Abruzzese in questi giorni, infatti, ha deciso di recedere ben due contratti di conto tramite i quali l’imprenditore svolge la sua attività: si è trattato, a suo dire, di una decisione presa in base ad un presunto codice etico che “è assurdo” e che creerebbe un danno incalcolabile alle imprese del settore. Lozzi non ci sta: “In un momento in cui si parla di digitalizzazione, di trasparenza, di pagamenti elettronici con strumenti antievasione, le banche ci negano un conto bancario!”. Una assurdità in tutto e per tutto, sostiene Lozzi, che condanna peraltro una impresa legale e regolare favorendo invece chi deciderà di muovere verso il settore del gioco d’azzardo illegale.

Quando si parla del comparto delle scommesse, si tratta dell’unico settore in una situazione di così grave emergenza per il post Covid-19 da non aver avuto accesso a nessuna forma di aiuto o forme di credito. E paradossalmente, anche l’unico settore ad essere stato ulteriormente tassato con un aumento di prelievo per via del Fondo Salvacalcio, la misura adottata per far fronte all’emergenza Covid-19 nel mondo dello sport. Una vera persecuzione.

Ora Lozzi e la sua associazione sono decisi a muoversi con un sit-in legale. Si va verso una sollecitazione dei concessionari di scommesse, tutti quei marchi tramite cui le agenzie operano sul territorio: “Senza conto corrente sarà impossibile continuare ad adempiere ai nostri obblighi. Come possiamo effettuare i versamenti a cui siamo obbligati nei tempi e nelle modalità previste?” – dice Lozzi.

Per lui è arrivato il momento che tutti gli operatori si esprimano in merito chiedendo un debito confronto con le Istituzioni. Le attività delle agenzie di scommesse sono tra le poche, sottolinea Lozzi, che garantiscono totale trasparenza sugli incassi, l’unico ramo del settore che né evade né incassa in nero. La decisione degli Istituti Bancari appare per questo illogica e senza senso.

Già in passato operatori del gioco legale hanno più volte denunciato una situazione ingestibile. Qualcuno ha fatto appello all’authority sulla concorrenza, pur senza ottenere risultati. Le richieste di intervento, non ultime quelle degli ultimi mesi, sono cadute nel vuoto. Ed oggi, le banche non sembrano affatto intenzionate a ripensarci. Un’altra tempesta, per il già fragile mondo del gioco d’azzardo italiano.

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